XLVII^
27/11/2015

Da che ho memoria, ogni volta che si presenta un’emergenza riguardante la sicurezza, rispunta il problema della mancanza di fondi da destinare alle forze dell’ordine, polizia, carabinieri eccetera. In parallelo, questo paese è disseminato di una quantità notevole di gente in divisa da Rambo…

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Da che ho memoria, ogni volta che si presenta un’emergenza riguardante la sicurezza, rispunta il problema della mancanza di fondi da destinare alle forze dell’ordine,  polizia, carabinieri eccetera. In parallelo, questo paese è disseminato di una quantità notevole di gente in divisa da Rambo, armata, automunita, ma che fa capo a una pletora di sigle di istituti di vigilanza assolutamente privati. Naturalmente queste aziende appartengono o sono guidate da ex poliziotti, ex carabinieri, ufficiali in congedo, tutti in qualche modo collegati a uomini politici o parenti di. Trattandosi di aziende è ovvio che abbiano come fine quello di fare quattrini. Tutto chiaro e tutto lecito, visto che la legge sembra permetterlo. Ora, se è legale, e se un privato ama girare circondato da un tot di gorilla o se una azienda decide di avere i suoi guardiani in divisa, pazienza, anche se devo dire che questo non mi piace per niente. Però accade che le varie sedi della Regione Lombardia, e quindi suppongo anche quelle delle altre regioni, e il Palazzo di Giustizia di Milano, stesso discorso, e la sede dell’INPS e l’Expo e tutte le fiere e i saloni che punteggiano l’anno, insomma un sacco di istituzioni pubbliche o che con il pubblico hanno a che fare, siano presidiate dagli agenti di queste polizie private. E allora i conti non mi tornano. Non mi tornano i conti da un punto di vista direi istituzionale, perché io a presidiare le sedi e i luoghi in cui lo stato esercita le sue funzioni, di ogni ordine e grado, vorrei trovare le forze dello stato, che credo dovrebbero essere le uniche autorizzate a girare armate, e non delle persone armate che rispondono a dei privati o a un consiglio d’amministrazione. E non mi tornano neppure i conti economici di tutto questo proliferare di gente armata che non risponde allo stato, e quindi all’interesse pubblico, bensì a degli interessi privati. Non mi tornano perché un tribunale sta lì da tempo immemore e ci starà per altrettanto tempo, quindi avrà sempre bisogno di sicurezza, e lo stesso discorso vale per ogni altra istanza pubblica, o anche privata dalle dimensioni rilevanti, che si avvalga di un servizio di vigilanza. Non si tratta di un’esigenza estemporanea, di breve durata, saltuaria. Perché pagare una azienda, che ci deve guadagnare abbastanza da poter pagare i suoi dipendenti e ricavarne anche il proprio tornaconto?  I casi sono due: o quelle guardie private sono sottopagate, e quindi male selezionate, poco preparate e scarsamente motivate a fare bene il loro lavoro, oppure costano al loro datore di lavoro quanto un poliziotto o un carabiniere costerebbe allo stato. Stato che però deve pagare anche l’utile dell’istituto di vigilanza privata. Ragione vorrebbe quindi che lo stato assumesse intanto tutti gli agenti di polizia e i carabinieri necessari a garantire la sicurezza di tutte le sedi pubbliche davanti o dentro le quali incontriamo un Rambo privato. Non vale la solita obiezione che si creerebbero un sacco di disoccupati: i vigilantes potrebbero partecipare a un normalissimo concorso e, se idonei, verrebbero arruolati nei vari corpi. Se idonei. Costerebbe evidentemente meno a tutti noi, che saremmo anche più tranquilli se ci fossero in circolazione meno rivoltelle in mano a persone che non rispondono direttamente al Ministero degli Interni o delle Forze Armate, cioè a chi è deputato a occuparsi della nostra sicurezza, bensì a un poco chiaro e inammissibile coacervo di interessi privati e politici. Inoltre non sarebbe preferibile che chi sente il bisogno di un servizio di vigilanza, privato o azienda che sia, e ne ha diritto accertato, si dovesse rivolgere allo stato e pagare il servizio come lo pagherebbe alle varie IVRI, Mondialpol, Sicuritalia, Prodest, All System, KSM, Concordia, Sigint, GF Protection, Union Delta, Sicura, Sicurcenter, Sicurtransport, e alle molte altre di cui non ho letto ancora il nome sul preziosissimo Linkiesta? Così magari avremmo anche due soldi da investire in sicurezza, quella seria. Che è compito dello stato, visto che l’Italia non è il Texas, e che Salvini non è ancora a Palazzo Chigi.