Tricolori

Cosa guardi, ma, soprattutto, come fai
a essere sempre acciambellata
nel posto esatto in cui avrei pensato
di mettermi io, per leggere o per scrivere,
tu, gatta tricolore e maremmana,
indipendenza fatta di pelo e di unghie lunghe?

E cosa scruti, con quelle due fessure nere
cogitabonde e intente a osservarmi
come se fossi un ostacolo imprevisto
a qualche tuo progetto truffaldino
sul panettone in tavola, o sul pane,
cose di cui sei ghiotta, lo sappiamo?

E come fai, visto che di colori ne sai poco,
a essere sempre intonata coi cuscini,
le tende, i muri, persino i nostri vestiti
e ai fiori sui balconi, e la stampante,
sulla quale giaci beata e con Roberta
che picchia risoluta sui suoi tasti?

E cos’è poi questo mio patriottismo fuori luogo,
il primo in tutta una vita senza patrie,
che mi fa amare questo tuo tricolore, che,
tra l’altro, è molto più tedesco che italiano?
Cosa, confesso, che un po’ mi tranquillizza,
tenendomi al sicuro da confini, inni e bandiere.

3 aprile 2025