06 – Il bosco di via Marco Aurelio


Il bosco di via Marco Aurelio

Il mattino del venerdì
Marco Aurelio viene sfrattato
la sua via si riempie di banchi
cento popoli si incontrano lì
le verdure di tutto il mondo
dai nomi strani sconosciuti
che non sapremo mai pronunciare
sembra che danzino tutt’intorno
danzano al suono di strane parole

grida e richiami senza vocali
sembrano quasi prenderci in giro
-avete paura dei nostri sapori
dei nostri nomi e le nostre forme
sconosciute strane diverse
dai cavolfiori e dalle patate
dai pomodori le melanzane
sapori che ora sentite vostri
ma da altri mondi sono arrivati-

una foresta ci viene incontro
in questa strada dal nome romano
un bosco d’alberi a forma di donna
i tronchi coperti da abiti strani
i rami carichi di piccoli frutti
che ridono piangono ci guardano muti
guardano muti il nostro disagio
loro non sanno e noi non capiamo
che sono soltanto dei frutti italiani.

A Marco Aurelio interessa assai poco
il colore la lingua il vestito i costumi
di chi si incontra in questa sua strada
perché ai suoi tempi nella sua Roma
giravano uomini di ogni colore
perché fu l’impasto di genti lontane
a rendere grande e ricco il suo impero
e lui era un saggio e sapeva e avvertiva
“la realtà è un fiume che scorre perenne”.

1 aprile 2021