Il monte

Dal balcone che guarda verso i monti
mostrava i denti aguzzi il Resegone
aguzzi quanto quelli della vita
fatti per morder l’anima al ricordo

denti schierati a chiudere la valle
valle da attraversare in bicicletta
con gli scarponi appesi attorno al collo
inseguendo lo zaino di mio padre

copiando quel suo passo regolare
che serviva a dosare lena e fiato
da Lecco alla Stoppani e fino al passo
poi su per la ferrata al Pian Serrada

da lì al Bivacco Azzoni ancora un poco
e da lassù lo sguardo andava al mondo
seguiva l’Adda uscito da Garlate
tuffarsi largo nel verde della piana

tre panini e una mela poi il ritorno
giù per il canalone con prudenza
alla Capanna Monza e alle sue tazze
di spuma nera e un po’ di vino rosso

poi nuovamente su fino alla sella e
giù di corsa ancora alla Stoppani
le gambe molli peggio che in salita
e Lecco con le nostre biciclette

la lingua penzoloni pedalavo
inseguendo il sedere di mio padre
che tenendo tra i denti il suo toscano
pedalava tranquillo verso casa

dopo cena già mezzo addormentato
dal balcone un saluto al Resegone
poi di volata a letto per sognare
uno di quei suoi denti da scalare.

5 ottobre 2020