L’estate

L’aria mi cola addosso come fosse acqua calda
e i fiori sul balcone implorano la pioggia
la invoco pure io che non ho voglia di bagnarli
ma che non ho il coraggio di guardarli appassire

mi tolgo la camicia sfilo la canottiera
arrivato alla pelle non so che altro levare
potessi mai levarmi l’idea di avere caldo
fosse solo un’idea e non la realtà

passando in corridoio mi vedo in uno specchio
non ce la faccio proprio a vedermi così
bagnato come sono assomiglio a un moccio
quelli da pavimento che offrono in tivù

in un box di cristallo imploro refrigerio
sono sotto la doccia e il caldo non se ne va
quando mi arrendo ed esco ricomincio a sudare
chi ha inventato l’estate ce l’aveva con me

amo il freddo d’inverno che impone di vestirsi
mette alla prova il gusto lo stile di chi ce l’ha
nasconde le brutture e non ostenta bellezze
quelle che un vecchio detto al ciuco attribuirà

confesso che un gelato, misto di frutta e panna
mi stuzzica d’inverno molto molto di più
di quando son costretto a inseguirlo d’estate
mentre cola e si squaglia con la lingua qua e là
ho detto cola e squaglia? Sto parlando di me.

10 agosto 2020