Ho voglia di una doccia di senso
pioggia pulita che si porti via
di questo tempo tutta l’idiozia
che appesta l’aria col suo fiato denso.

L’acqua sorgiva dell’intelligenza
dovrebbe farcela a lavarmi il cuore
dalla melma incivile e dal rumore
che copre ogni sussulto di coscienza
dal fragore sordo di tanto parlare
che di ogni sentimento fa mercato
che a ogni istinto banale dona fiato
senza lasciare il tempo per pensare.

Fiato sprecato senza dignità
per parlar di frattaglie della vita
e di pruriti in litania infinita
spacciandoli per grandi verità
a dir che mi ha lasciato o che la lascio
che mi sono pentito e che ritorno
che non riesco a levarmela di torno
che è per lei o per lui che ora mi angoscio.

Come se vivere fosse un materasso
facendo finta che la vita sia
come disse il buon Lucio una bugia
e il mondo un cerchio fatto col compasso.