Mi vogliono puro e povero
arrabbiato e coerente
non gliene frega niente
se non sono importante
d’altronde non potrebbe
esser diversamente
un puro e coerente
non diventa importante

meglio se nel frattempo
rischio o faccio la fame
mi possono aiutare
consolare ascoltare
sono un essere strano
sconosciuto e ignorato
che solamente loro
hanno capito e amato

ai più che nella massa
annaspano vivendo
le cose che io dico
suono come la noia
dello specchio al mattino
che non sai poi se è noia
o l’angoscia di un giorno
che vuol esser vissuto

-sarà forse che invecchio-
diceva un vecchio amico
lo stesso che diceva
-te sei sempre incazzato-
forse invecchio davvero
e scriverò di gente
che -ingigantisce- strano
stando -sul falsopiano-

fossi capace almeno
di far tre piegamenti
con le gambe a compasso
fingendo accoppiamenti
una sciarpa arancione
un pigiamino viola
avrei perso la faccia
conquistato i pistola

ma forse mi verrà
di colpo un’intuizione
un rimaneggiamento
-La danza delle ore-
non sarò più incazzato
giovane no di certo
non dirò più che canto
andrò a fare un concerto.