Il sole mi disegna sul corpo
le foglie di un vecchio castagno
e nebbie di calore leggere
risalgono la valle pian piano
il rombo cupo di un trattore
dà corpo a questo strano silenzio
mi ronza attorno qualche mosca
la scaccio piano con la mano
devo evitare mosse brusche
potrebbero fuggire i ricordi
si sono avvicinati piano
mi stanno accarezzando la mente.

E fanno a gara per toccarmi
e cercan di tirarmi per mano
sanno che partirei con loro
che qui non mi trattiene niente
e invece devo alzarmi da terra
e vivere tutto il mio presente
non posso lasciar qui il mio corpo
andar via solo con la mente
qualcuno aspetta un mio sorriso
o mi vorrà veder passare
mi chiederà che ore sono
vorrà saper se voglio bere.

Mi chiederà se ho visto Anna
mi chiederà se ho mille lire
dirà che sono un imbroglione
che son fascista o comunista
gli servirà a sentirsi onesto
perché ha votato un’altra lista
ecco perché sto ritornando
ecco perché sto ritornando
a un’auto nascosta tra il verde
e tolgo piano con la mano
un filo d’erba e un po’ di terra
poi basterà girar la chiave
ed il fracasso del motore
qui dietro la collina è il mondo
dal quale manco da tre ore
sembra una vita e son tre ore.