Ed io già ti vedo
sul treno di notte
la lampada azzurra
l’odore di piedi
ed io già ti vedo
col piccolo in collo
con gli occhi inchiodati
che guardi e non vedi.

Ed io già ti vedo
coi soldi contati
e tre o quattro soldati
che vanno in licenza
ed io già ti vedo
pensare al ritorno
col piccolo in collo
dieci ore di treno.

Ed io ti ho davanti
con gli occhi cerchiati
a cercare un sorriso
soltanto per me
ed io che già sento
un gran senso di colpa
non riesco a guardarti
e ti parlo di me.

Ed io che già sento
salire di dentro
il pianto la rabbia
e l’umiliazione
ed io che ti prego
di darmi la forza
di dirti -tra un mese
ritorna da me-.