Son sempre io la donna
quella alla quale dici
-ciao- ritornando a casa
o –quanto- dal finestrino
-vieni da me stasera-
o –tu rimani in casa-
-dove sei stata oggi-
oppure –cos’hai fatto-
quella che vuoi convincere
che non è affatto tardi
quella alla quale spieghi
cos’è la libertà.

Quella alla quale guardi
le gambe per la strada
quella che è una puttana
se te le fa vedere
quella che è poco seria
perché di notte è in giro
quella che è una bigotta
se in giro non ci sta.

Quella che se va in auto
dovrebbe far la calza
e che se fa la calza
ti annoia da morir.

Son sempre io la donna
quella che se lavora
e se ti frega il posto
è una che ci sta
son quella stessa donna
alla quale da tempo
non regali dei fiori
-dei fiori poi perché-.

E adesso se mi trovi
di notte in un locale
per diecimila lire
rose me ne compri tre.

Son sempre io la donna
questo camaleonte
che prende il suo colore
stando vicino a te.