Sul tavolo gli avanzi
di una cena affrettata
e il mio piatto coperto
da un altro capovolto.

Quattro posate in croce
un tovagliolo sporco
cose prive d’amore
avanzi di dovere.

Un dovere che io
non avevo preteso
che ti è servito a dire
senza dover parlare.

Ricalcando i riquadri
di una tovaglia idiota
col bordo di un cucchiaio
io sto aspettando che
diventi un’abitudine
questo tuo posto vuoto
e svanisca il tuo odore
intorno a me.